La storia

Nel 1954, a Stroppo, un piccolo paesino dell’Alta Valle Maira, viene istituito il “Centro di Addestramento e Lavoro” per la valorizzazione dei mestieri del legno: falegname, scultore ed intarsiatore.

Nel 1960 il Centro viene trasferito a Dronero, meta più raggiungibile. Nel contempo viene ampliata l’offerta formativa: il tornitore, il saldatore e il termoidraulico affiancano le professioni del legno. I locali sono quelli della Caserma Beltricco, che ospita laboratori molto semplici e molto poveri. Sono gli anni del Direttore Don Rossa, il “Don Bosco della Valle Maira”, che, con tanta passione, insegna un mestiere ai ragazzi del territorio, desiderosi di entrare subito nel mondo del lavoro. Grazie alla forte spinta industriale, il Centro si dota di nuovi laboratori. La formazione professionale comincia a fornire personale qualificato alle imprese del territorio e i ragazzi di Don Rossa diventano operai specializzati, ma anche imprenditori ed artigiani. Nell’esercizio formativo 1964/65 e’ attivato il corso per “Aggiustatore meccanico” che segna il battesimo della formazione nel settore metalmeccanico, da sempre fiore all’occhiello della tradizione produttiva della “Provincia Granda”. Questo indirizzo, seppure con denominazioni ed articolazioni diverse, prosegue tuttora, fornendo alle aziende locali manodopera altamente qualificata. Gli anni 70, vedono uno sviluppo significativo del CFP, tanto che l’Amministrazione comunale di Dronero, nel 1975, realizza i nuovi locali di Via Meucci 2: una struttura moderna, dotata di ampi e confortevoli laboratori, nei quali viene introdotta la nuova formazione del settore elettrotecnico e potenziata la formazione meccanica. Sul finire degli anni 70, in pieno clima di processi di riconversione industriale, il CFP di Dronero viene scelto dai responsabili del gruppo Burgo, per l’operazione di riqualificazione della Celdit di Madonna dell’Olmo: da lavorazione della cellulosa a moderno processo di lavorazione della carta. Negli anni 80 la formazione professionale evolve, grazie all’esperienza degli stages: l’alternanza scuola-lavoro diventa un volano innovativo sia per la scuola che per l’azienda e favorisce il processo di dialogo ed inserimento lavorativo. Gli allievi qualificati e specializzati, grazie allo stage, entrano nel mondo del lavoro e sperimentano la “traduzione della grammatica in pratica”. Proprio questa collaborazione fra il Centro e le realtà produttive locali, fa decollare un nuovo ed importante indirizzo corsuale: il corso post-diploma. Nel 1982 i corsi di tecnico hardware e software e tecnico di sistema, proposti ai diplomati degli istituti tecnici e degli istituti professionali, consentono agli allievi di acquisire operatività specifiche, particolarmente apprezzate dalle imprese locali. A metà degli anni 80’, il CFP assume un’importanza tale che gli Enti Locali decidono di partecipare in prima persona alla sua gestione: i Comuni di Dronero, di Caraglio, di Busca, le Comunità Montane Valle Maira e Valle Grana e la Provincia di Cuneo costituiscono il Consorzio per la Gestione del CFP di Dronero, che, a partire dall’anno formativo 1985/86, subentra all’Enap (Ente nazionale) nel gestire le attività formative.

A conclusione di questa delicata fase della storia del Centro, il Direttore Don Rossa, raggiunti i termini per il pensionamento, passa il testimone della direzione ad un suo collaboratore, Gilberto Pomero che dal 1986 guiderà il Centro. Gli anni 90 segnano lo sviluppo di due importanti direttrici formative:

La formazione per lavoratori occupati nei settori dell’automazione, dell’informatica, della qualità, delle lingue, attuando collaborazioni costanti con le aziende più rappresentative del territorio.

La terza area professionalizzante: in collaborazione con gli Istituti Professionali di Stato, nel quadro delle iniziative connesse con la terza area professionalizzante, si realizzano percorsi di specializzazione post-qualifica con l’Istituto Professionale per i Servizi e la Ristorazione di Mondovì e l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato di Cuneo e Mondovì. L’attività formativa cresce così tanto che, nel 1997, il Comune di Dronero, decide di raddoppiare l’investimento immobiliare, realizzando un secondo edificio, destinato ad accogliere nuovi laboratori e nuovi investimenti tecnologici: isole di automazione e moderne attrezzature informatiche. Intanto la Regione Piemonte, con la legge n. 63/95 dispone la riorganizzazione del settore della Formazione Professionale, dismettendo la gestione diretta ed affidandola a soggetti pubblico- privati. Così nel 1998 il CFP di Dronero trasforma la sua ragione sociale in Società Consortile a responsabilità limitata, assumendo la denominazione di Azienda per la Formazione Professionale, nota come A.F.P. Alla nuova struttura societaria, accanto ai Comuni di Dronero, Busca e Caraglio, le Comunità Montane Valle Maira e Valle Grana e la Provincia di Cuneo partecipano altri enti pubblici ed istituzioni private interessate.

Le finalità dell’Azienda sono:
la formazione professionale;
l’orientamento scuola-lavoro;
servizi al lavoro.

La società viene accreditata presso la Regione Piemonte ed è certificata ISO 9001:2015.

Nell’anno 2003 AFP diventa soggetto capofila dell’ATS per l’Apprendistato a livello provinciale, coordinando aspetti progettuali, amministrativi, contabili e gestionali della formazione per apprendisti, erogata dai principali organismi di formazione territoriale. Negli anni 2007-2008, AFP si accredita per l’erogazione di attività formativa relativa ai principali fondi interprofessionali.

AFP, dal 2008, è associata a FORMA PIEMONTE (www.formapiemonte.it) che rappresenta l’articolazione regionale dell’Associazione, che a livello nazionale, si confronta con Governo e Parlamento sulle politiche della Formazione Professionale e firma il Contratto Nazionale di Categoria. FORMA PIEMONTE è un’ associazione aperta promossa da ACLI, dalla CISL, dalla CONFAP (che raggruppa tutti gli Enti di Formazione Professionale di ispirazione cristiana)che valorizza il grande bagaglio culturale, di esperienze e di qualità scaturito da decenni di rapporto con i giovani, le loro famiglie, il territorio e le imprese. AFP, con un proprio rappresentante nel Consiglio Direttivo, contribuisce attivamente alle al conseguimento degli obiettivi associativi.

Oggi

La formazione è la leva necessaria per la ripresa produttiva ed economica e va di pari passo con l’innovazione. AFP segue l’evoluzione tecnologica: i laboratori sono attrezzati di torni e frese a controllo numerico, di robot, di tecnologia domotica, di isole di automazione industriale, di laboratori informatici corredati con software innovativi per ottenere la patente europea EIPASS. Nel 2010-2011 viene realizzato un nuovo laboratorio di saldatura a Verzuolo, presso il quale è possibile ricevere la formazione propedeutica al conseguimento del patentino, che AFP può rilasciare grazie all’accordo con l’ente certificatore.

2013: le sedi di Dronero e di Verzuolo vengono accreditate per i Servizi al Lavoro (SAL). In questo senso il legame fra formazione e mondo del lavoro si rafforza e si intensifica ed AFP si attrezza per fornire risposte puntuali ed efficaci a utenti ed imprese.

Nell’anno formativo 2015-2016 AFP investe nel settore Europa aprendo ad esperienze transnazionali con flussi di utenti impegnati in stages all’estero (Bando Transnazionalità) e partecipando a parternariati strategici di confronto su prassi organizzative ed educative in ambito europeo. (Progetto Below 10)

Il Consiglio di Amministrazione del 28/07/2016 delibera l’affiliazione dell’AFP al CNOS FAP Nazionale, che rappresenta un passo importante sia dal punto di vista formativo ed educativo che dal punto di vista di strategia di appartenenza a un’organizzazione a dimensione nazionale.

Inizia un percorso di ricerca, di sperimentazione e di formazione metodologica degli operatori AFP atto a garantire servizi di qualità all’insegna dell’innovazione e dell’aggiornamento.

Il 03 settembre 2018 AFP sposta i 6 uffici della Sede Legale da Via Meucci n. 2 a Via G. B. Conte n. 19, sempre a Dronero.

“La Formazione: motore di sviluppo territoriale”: una nuova sede che diventa punto di riferimento per il territorio, nella quale  un centro studi mappa ed analizza i fabbisogni di imprese, enti locali, società civile allo scopo di tradurli in progetti locali, lavorando in rete.

Un paradigma di nuove opportunità coordinate ed integrate con un potenziamento dei servizi al lavoro per garantire alle aziende, personale sempre più qualificato e formato su esigenze concrete.

Una scommessa che candida AFP a diventare agenzia di sviluppo per servire un territorio con vocazioni turistiche, produttive, artigianali d’eccellenza.